Decreto Presidente Consiglio: cos’è il DPCM e come funziona

Decreto Presidente Consiglio: cos’è il DPCM e come funziona

Lo sapevi che…?

Mai come in questo momento storico abbiamo assistito a tanti e tali DPCM che forse potresti pensare che i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri siano uno strumento comune.

In realtà non è così, ed anzi si tratta di atti di natura eccezionale, perché di fatto bypassano il Parlamento.

Vengono emanati in momenti di straordinarietà e di urgenza, partendo dal presupposto che non ci sia tempo materiale per discutere ed approvare una legge.

Ma cosa sono esattamente quindi?

Perché e quando si usano?

E perché si sente spesso dire che possono essere incostituzionali?

Sono le domande alle quali risponderemo in questa guida, nella quale vedremo il DPCM: cos’è e come funziona.

Decreto Presidente Consiglio: cos’è, come funziona e quando si usa

Decreto Presidente Consiglio: cos'è il DPCM e come funziona

Il DPCM, acronimo delle parole Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri,   è un atto che viene emanato dalla sola figura del Presidente del Consiglio senza previo confronto con il Parlamento e nemmeno con il Consiglio dei Ministri stessi. 

Si definisce un atto di secondo grado perché, in termini giuridici, sopra di esso stanno le leggi, poi i decreti legge e infine i decreti legislativi delegati. È in sostanza un atto amministrativo.

Questa sua particolarità come vedremo in seguito, ha dato adito a molte polemiche, e in particolare a 2:

  1. dà al Presidente un potere illimitato senza confronto (che nella nostra Costituzione è previsto solo in caso di guerra)
  2. può essere in conflitto con le leggi che però gli sono superiori.

Il motivo per cui non si è mai sentito tanto parlare di questi provvedimenti sta nel fatto che in genere si usano e si sono sempre usati in ambiti molto specifici e per regolare questioni tecniche. Un esempio può essere la classificazione delle strade, o lo stabilire dei parametri per conferire cariche di tipo dirigenziali, o questioni finanziarie o amministrative.

Oltretutto, il DPCM, essendo un atto amministrativo che prima di sé ha altri strumenti più importanti, deve essere necessariamente convertito i decreto legge (anche questo di natura superiore) entro 60 giorni, altrimenti perde ogni valore e diventa incostituzionale. (perché non poggia su nessuna legge).

Proprio la conversione assicura un passaggio fondamentale di democrazia e confronto, perché a quel punto il DPCM deve entrare alle Camere, dove viene discusso ed approvato.

DPCM: quando viene emanato

DPCM cos'è e come funziona

Come abbiamo visto, il DPCM entra in campo quando si deve deliberare su un argomento tecnico

Facciamo un esempio pratico: il 20 febbraio del 2018 si emana un DPCM da parte del Presidente del Consiglio avente titolo: ‘Revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ‘. Come vedi si trattava di un mero atto amministrativo, e tra l’altro, poiché prevedeva anche l’intervento di un altro Ministro (quello dei Trasporti che avrebbe dovuto trasformare il tutto in un Decreto Legge) quest’atto prese il nome di ‘interministeriale’.

Certo, ogni atto che riguardi la ‘cosa pubblica‘ dovrebbe prevedere una discussione da parte di tutti, ma anche per motivi di tempo ciò sarebbe impossibile (ed è per questo che questi atti amministrativi possono essere utili e legali in tali circostanze, come appunto decidere sulla rete stradale).

Perché dunque si è usato un DPCM per altri casi, come ad esempio quello tanto discusso del Covid-19?

La giustificazione dell’esecutivo, o meglio del solo Presidente del Consiglio, è stata quella dell‘urgenza.

Ma davvero era l’unico strumento utilizzabile? Perché, ad esempio, non si poteva usare il Decreto Legge?

DPCM: cos’è e come funziona e differenze con il Decreto Legge

DPCM: cos'è e come funziona

Per rispondere alla domanda dobbiamo prima capire che differenza c’è tra i due strumenti.

Il DPCM è di certo lo strumento più rapido, ma come abbiamo visto è anche l’ultimo in termini giuridici, ed è per questo che non si usa spesso se non per ambiti tecnici. Tuttavia è il Presidente del Consiglio che decide da solo, senza un confronto con nessuno.

Il Decreto Legge si discute ad opera dell’intero Governo, e questo naturalmente ne allunga i tempi. Deve infatti passare prima dal Parlamento dove lo convertono, altrimenti decade.

Tuttavia entrambi entrano in vigore subito.

Il Decreto Legge però è più garantista perché prevede un confronto.

DPCM: perché si dice che è incostituzionale, il caso ‘Covid 19’

DPCM: cos'è e come funziona

Veniamo adesso ad un caso pratico, quello che riguarda i tanto discussi DPCM di Giuseppe Conte relativi al Covid-19.

Il DPCM parte con 2 presupposti precisi in questo caso:

  1. la gravità della situazione
  2. l’urgenza.

Quindi, il discorso è questo: dato che c’è una situazione grave, e dato che le misure che devono essere adottate devono essere immediate, il DPCM, bypassando ogni confronto, è l’unico strumento in grado di assicurare velocità.

Tuttavia, innanzitutto come abbiamo visto il Decreto Legge (nonostante tempi leggermente più lunghi) sarebbe stato subito attuato e avrebbe almeno permesso un confronto con le Camere.

In secondo luogo tali pieni poteri al Presidente del Consigli si concedono solo in casi eccezionali come:

  1. calamità naturali
  2. disastri
  3. guerra.

Nessuna di queste fattispecie è prevista in caso di emergenza sanitaria, che non rientra quindi nelle situazioni gravi e di urgenza addotte da Giuseppe Conte.

Questo è il motivo per cui i suoi DPCM si definiscono da molte parti incostituzionali, anche perché le limitazioni pesanti apportate dai DPCM violano molti articoli della Costituzione come:

Gli articoli della Costituzione violati dai DPCM

DPCM: cos'è e come funziona
  1. libertà personale di movimento (articolo 13)
  2. ancora, libertà di circolazione (articolo 16)
  3. libertà di riunione (articolo 17)
  4. anche la libertà religiosa (articolo 19)
  5. diritto all’istruzione (articolo 34)
  6. libertà di iniziativa economica (articolo 41)

oltre al diritto al lavoro.

C’è poi un altro fatto, e cioè che il DPCM iniziale è stato emanato sulla base della normativa della Protezione Civile che assegna pieni poteri al Presidente del Consiglio in caso di emergenze nazionali (ma, lo ribadiamo il Covid-19 non rientra come emergenza sanitaria in quella casistica).

Tanto è vero che, il 29 luglio del 2020, un Giudice di Pace di Frosinone, Manganiello, ha annullato una multa rilevata ad un cittadino uscito di casa presumibilmente senza legittimi motivi, perché il DPCM su cui si basava la sanzione è (qui la sentenza) illegittimo.

Perché il Giudice di Pace? Perché il DPCM è un atto amministrativo e non una legge, e quindi si contesta davanti al Giudice di Pace (proprio come le multe).

Speriamo di averti spiegato il DPCM, cos’è e come funziona.

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